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Caso Crescent, Roscia (FI): «Fate presto, o si abbatte o si costruisce!»

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«Il caso Crescent ha raggiunto le puntate finali. I fatti sono quelli che descrive il Consiglio di Stato: mancano le idonee autorizzazioni paesaggistiche». Interviene così Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia, sulla complessa vicenda che riguarda il Crescent.

«C’è chi si esalta per la sentenza invocando l’abbattimento e chi si preoccupa di riformulare la documentazione invocando la prosecuzione dei lavori. E Salerno sta in mezzo. Una vicenda kafkiana: questo bestione di cemento sta lì, in mezzo al guado: non si abbatte e non si finisce».

Roscia sottolinea, inoltre, la preoccupante condizione della città con i suoi cantieri eterni e dice: «Salerno è diventata una città ingessata da opere edilizie senza fine. Per fare un sottopasso che porti la Lungoirno verso il mare e la stazione ferroviaria, stiamo aspettando da anni. Per non parlare del Palazzetto dello Sport che è fermo in zona Arechi con i suoi scheletri arrugginiti».

Ma ritornando sul Crescent Roscia conclude: «Il Crescent rischia di essere una tragedia epocale per la città: quella di rimanere lì fermo ed incompiuto per anni. Basta, Salerno non ce la fa più. Si decida: si abbatta oppure venga terminato, ma senza perder tempo. Salerno non può tenere per 10 anni la parte migliore della sua anima storica, inaccessibile, mutilata , inespressa. I veri sconfitti oggi sono i cittadini salernitani che, comunque vada, rischiano di perdere per anni l’accesso e la vivibilità della parte migliore della Salerno storica. Così com’è ora, il Crescent è un ibrido che va risolto subito. Non abbiamo più tempo!».

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