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La Salernitana non brilla ma si scopre cinica e determinata

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La domenica del riscatto e dei buoni propositi dopo la beffa di Frosinone inizia in un modo e finisce nel medesimo modo. Dal ringraziamento alla squadra da parte del pubblico – in undicimila sugli spalti grazie anche alle pressioni del Centro di Coordinamento per far riaprire i distinti – al ringraziamento alla squadra da parte di una tifoseria che è stata conquistata dal gruppo di Gregucci. E’ bastato un gol, otto minuti dopo il fischio di inizio, per aggiudicarsi la sfida con il Pisa,  ipotecare i play off, inquandrare la quinta posizione ora a tre punti e soprattutto tenere alla larga il Grosseto fermato dal Lecce ma con ancora qualche velleità per via di un calendario morbido.

La Salernitana di ieri non ha brillato ma ha fatto quello che doveva fare: vincere. Un passo indietro sul piano del gioco uno in avanti, anzi tre sul piano del risultato. Il finale di campionato ci consegna un torneo indecifrabile dove i calcoli, le previsioni e le proiezioni si sprecano. Un po come gli exit poll che vengono puntualmente smenti dai risultati ufficiali. Di certo nel volatone finale che riguarda anche il primo posto non c’è nulla. Una incertezza diffusa che invita tutti, Salernitana in testa a non fare calcoli ed a pensare, come dice Gregucci ad una gara alla volta. Nel mirino adesso c’è il Prato.

Squadra toscana tagliata fuori da ogni discorso ma pur sempre pericolosa. Poi la sosta pasquale con in mezzo la finale di ritorno della Coppa Italia. Il mese si chiede con il Perugia mentre il sipario cala a Pagani. Nove punti a disposizione ma da ieri la consapevolezza che la Salernitana non sa essere solo bella ma anche terribilmente concreta e solida. E’ questo quello che serve per i play off, questo farà la differenza negli spareggi al di là del piazzamento nella griglia di partenza.

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