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Il caso Castellabate presentato a Sant’Agata per il lancio del film di Siani

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Dopo il film “Benvenuti al Sud” è diventata meta di pellegrinaggi cinematografici con pullman di appassionati cinefili arrivati appositamente per passeggiare tra le viuzze del borgo, alla ricerca dei luoghi immortalati nella pellicola che ha fatto sorridere e riflettere il pubblico di tutta Italia. Un fenomeno di ricaduta turistica che è divenuto oggetto anche di recenti tesi di laurea. Il caso Castellabate lunedì scorso (7 aprile) è stato presentato alla popolazione di Sant’Agata dei Goti, che assieme a Scala sarà la location del prossimo film di Alessandro Siani “Si accettano miracoli”.

A spiegare l’incremento turistico che il borgo cilentano ha avuto dopo la pellicola record di incassi sono stati il vicesindaco e assessore alla cultura di Castellabate, Luisa Maiuri, e il responsabile della promozione turistica del Comune, Enrico Nicoletta.  All’incontro è intervenuto anche il direttore generale della Film commission della Regione Campania Maurizio Gemma, che ha il delicato compito di individuare le località più adatte a diventare sede delle riprese cinematografiche, e il responsabile locale della produzione Cattleya, Remigio Truocchio, mentre a fare gli onori di casa è stato il sindaco di Sant’Agata, Carmine Valentino.

«L’onda lunga di un film di solito si esaurisce nel giro di due o tre anni – spiega l’assessore Luisa Maiuri – Ecco perché è importante attuare strategie idonee per prolungarne la ricaduta e consolidare la notorietà acquisita. Per quanto ci riguarda, la straordinaria esperienza di “Benvenuti al Sud” rimane nella memoria non solo attraverso le insegne informative o la possibilità offerta agli operatori commerciali di utilizzarne il marchio proponendo sconti. L’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Spinelli ha puntato, innanzitutto, a incrementare sempre di più la qualità dei servizi, che sono alla base della cultura dell’accoglienza, quale importante biglietto da visita per i turisti oltre ai paesaggi di pregevole valore ambientale e storico-artistico. Abbiamo anche voluto legare inscindibilmente il nome di Alessandro Siani a Castellabate, conferendogli la cittadinanza onoraria. Il nostro borgo, del resto, gli ha portato fortuna perché proprio con il film girato da noi si è affermato presso il grande pubblico».

 

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