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Lotito Re di Coppa, ma adesso serve vincere il campionato

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Con la Coppa Italia di Lega Pro vinta mercoledì con la Salernitana, salgono a 6 in 10 anni i trofei conquistati da Claudio Lotito, nella sua carriera da presidente. Una statistica che ne fa un vero e proprio ‘re di Coppa’ Quattro i trofei vinti con la Lazio, due con la Salernitana. Ma nonostante queste vittorie in Coppa, le critiche all’indirizzo di Lotito non mancano, sia a Roma, sia a Salerno, e sono prevalentemente relative al campionato. Alla Lazio la contestazione è feroce e proseguirà anche domani contro il Torino: solo 3 mila circa i biglietti venduti, nonostante la promozione famiglia messa in piedi per provare a riempire l’Olimpico.

A Salerno il rapporto con Lotito prima era di odio – amore oggi si è trasformato in indifferenza con la conseguente ascesa di Marco Mezzaroma. Socio al 50 %, partito in sordina rispetto al cognato, Mezzaroma con stile e garbo è riuscito a scalare posizioni nella speciale classifica del gradimento. Mezzaroma ha anche mostrato una certa propensione all’ascolto. Non sono cadute nel vuoto le sollecitazioni sulla riapertura dei distinti così come l’iniziativa per ricordare Agostino Di Bartolemei con tanto di maglia celebrativa. A Lotito, invece, proprio per la sua maggiore esperienza parte dei tifosi rimproverano il non aver scelto, da subito, giocatori adeguati al progetto di rilancio, l’aver perso tanto tempo prima di capire che bisognava puntellare la difesa e rafforzare il centrocampo.

I tifosi non sono soddisfatti anche percè la Salernitana che si è privata a cuor leggero di Grassi e Guazzo adesso perde anche Fofana e Foggia nella fase cruciale della stagione. La speranza e che il Lotito re di Coppa abbia doti nascoste e riesca ad avere, in campionato le stesse fortune che ne accompagnano le prestazioni delle sue squadre in Coppa. Non vincere questo campionato con una riforma alle porte e con un gruppo di squadre temibili ai nastri di partenza della prossima serie C suonerebbe come una sconfitta durissima da digerire.

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