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Salernitana nuova dopo Pasqua

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Ginestra insieme a Mendicino, Gregucci ci fa un pensierino. Anche perché l’assenza di Foggia potrebbe spingere il tecnico a cambiare qualcosa lì davanti dove i meccanismi non girano più come qualche settimana fa. Il 4-2-3-1 adottato sin da subito dall’allenatore pugliese ha migliorato le prestazioni della squadra ma nelle ultime partite il gioco, mai per la verità entusiasmante, è diventato troppo prevedibile. Gli avversari ormai conoscono il modo di stare in campo dei granata, hanno studiato i loro movimenti e le contromisure da adottare. Sarebbe giusto pensare ad una rinfrescata del modulo sfruttando la sosta di Pasqua per poi presentarsi con una nuova veste tattica al rush finale del campionato e ai playoff.

Anche il prossimo avversario della Salernitana ha cambiato pelle. Camplone ama il 4-3-3 ma domenica scorsa il Perugia, complice anche l’assenza di Fabinho, ha battuto il Pontedera giocando con una difesa a tre, un centrocampo più folto composto da cinque elementi e due attaccanti. Gregucci non ne fa una questione di numeri ma di atteggiamento complessivo della squadra e di condizione dei singoli giocatori. E allora con il ritorno di Ginestra non è da escludere il passaggio ad un attacco a due più due esterni offensivi oppure un trequartista. Il Cobra, segnando a Prato, è tornato e la sua presenza può dare anche maggiore grinta e determinazione ai compagni. E poi consentirebbe a Mendicino di essere meno solo in avanti valorizzando gli inserimenti dei centrocampisti.

Come è successo nella parte finale della gara con il Monza quando sul cross di Mancini prima Mendicino e poi Ginestra hanno tentato di colpire in area lasciando lo spazio della ribattuta dal limite a Volpe. La Salernitana, che spesso si affida alle giocate dei singoli, ha tante soluzioni. Ancora di più con il rientro di Ginestra che potrebbe essere il valore aggiunto nel momento decisivo della stagione.

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