Salernitana: fiducia nel club ed entusiasmo dei tifosi ai minimi storici

Ricomincio da tre non è il remake di un film un po’ datato ma noto al grande pubblico ma il lait motive della Salernitana che ricomincia dalla terza serie la sua scalata nel mondo del pallone. Chiuso in modo indegno questo campionato, senza che nessuno abbia fatto un briciolo di autocritica per come è andata la stagione, c’è fretta di voltare pagina e guardare avanti, al prossimo torneo con la speranza che gli errori commessi non si ripetano più. La piazza granata e delusa e disorientata. Un nono posto, l’ultimo utile per accedere ai play off ed una Coppa Italia di cui non importa niente a nessuno sono stati contrabbandati dalla società granata e da alcuni tesserati come un miracolo.

Il miracolo, se vogliamo dirla tutta, non è stato questo ma l’aver visto allo stadio una media di circa 8 mila spettatori a partita con il record dei 15 mila nella prima di campionato con il Lecce. Record che sarebbe stato abbattuto alla prima semifinale play off se fosse stata raggiunta. Il miracolo è che in tanti hanno dato fiducia alla società, fiducia assolutamente non ripagata in termini di investimenti seri e scelte lungimiranti. Nel calcio si può vincere o perdere, fa parte del gioco ma la sensazione è che la Salernitana sia uscita dai play off senza neppure lottare. Come è possibile giocarsi tutto in una partita e non fare neppure un tiro in porta? Due i compiti prioritari della società: allestire una squadra all’altezza della situazione dal principio e poi riconquistare la fiducia della piazza delusa e mortificata da una stagione che non sarà certo ricordata per aver conquistato la Coppa Italia di Lega Pro.