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Giro d’Italia: l’atleta Valerio Agnoli confessa “Sono stato io ad urlare “terroni”

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”Mi hanno preso di mira manco fossi Bush e mi hanno preso tutti sul serio nemmeno fossi Berlusconi quando promise l’abbattimento dell’Imu”. Aria incredula, ma in fondo anche un po’ divertita, Valerio Agnoli da Fiuggi e’ il personaggio web del momento in virtu’ di quel ‘terroni’ lanciato ieri al passaggio tra due ali di folla in quel di Nocera (Salerno), nel corso della sesta tappa del Giro d’Italia, la Sassano-Montecassino. Quello che gli spettatori hanno preso per un insulto in realta’ – chiarisce il ciclista ciociaro – era solo una goliardata rivolta ai compagni di squadra:

‘ ‘Eravamo in una fase tranquilla della gara e si scherzava come si fa in quei momenti. Loro mi chiamano sempre ‘terun, oh terun’ e allora ho ricambiato non pensando che eravamo al Sud. Mi spiace se qualcuno si e’ sentito offeso – ha detto all’ANSA – non credevo di fare tutto questo ‘casino’. Era solo uno scherzo, un equivoco che non pensavo potesse avere questa risonanza, ma sicuramente ho toccato un argomento sentito e non lo rifarei. Anche perche’ il primo terrone sono io che sono di Fiuggi e faccio il gregario di Vincenzo Nibali, un siciliano”.

Il discorso si fa serio pero’ quando Agnoli racconta di aver subito delle minacce via web: ”Capisco gli insulti, meno che mi si auguri il male a me o ai miei cari o le minacce che mi sono arrivate anche oggi. Fortuna che ho ricevuto anche tanta solidarieta’: soprattutto tante telefonate da Messina, la citta’ che mi ha adottato. E tutti mi hanno detto di stare tranquillo, che mi conoscono e sanno bene chi sono. Mi hanno rasserenato”. Poi ad Agnoli torna il sorriso e anche l’ironia: ”Pero’ oggi ho aumentato i followers su twitter in maniera spaventosa. E tanti sono del Sud come me”.

 

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