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Salernitana: il futuro resta congelato, viene prima la Lazio

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E’ sufficiente guardare cosa accade in serie A, o in B ed in alcuni casi anche in Lega Pro per rendersi conto che qui a Salerno, sul piano calcistico il mondo continua a girare all’incontrario. Per alcuni i campionati sono già finiti, non ci sono più obiettivi e non si è perso neppure un minuto per programmare, costruire, rilanciare. A Salerno, invece tutto tace dalla serataccia di Frosinone. Dieci giorni dopo il nulla, nessuna notizia, nessuna ipotesi progettuale, almeno ufficialmente. La speranza è che ufficiosamente il lavoro sia già cominciato. Non passa giorno che non si parla di vertici ed incontri ma da più parti si percepisce che l’oggetto dei summit è la Lazio. Salerno, la Salernitana dopo, a tempo debito.

Del resto Lotito lo ha sempre detto: “A Salerno volete tutto e subito”. Ed allora Salerno sportiva, umiliata da una stagione fallimentare, nata male, malissimo e proseguita peggio resta in sala d’attesa con la speranza che la quadratura del cerchio in casa Lazio avvenga in tempi brevi. Se da un lato con il duo Lotito – Mezzaroma non si vivono più estati all’insegna dei problemi legati ad iscrizioni e fideiussioni, dall’altro lato si scontano questi ritardi per via della doppia proprietà (Lazio e Salernitana) e della duplice titolarità del club granata diviso a metà tra Lotito e Mezzaroma. Ritardi, rallentamenti non tollerabili all’alba della nuova stagione che presenta due problemi non di poco conto. Il girone meridionale di Lega Pro con un carico di avversari dalle mille insidie e con la necessità di ricostruire il feeling con la tifoseria. Entusiasmi ai minimi storici dopo l’uscita di scena anticipata dai play off. E’ questo l’obiettivo principale: come riaccendere la passione dopo le ultime delusioni? Per dirla alla Lotito c’è tempo, c’è tempo. Ed aspettiamo

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