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Elezioni: cieca parziale non vota, marito scrive a Renzi. Negato accompagnamento ad insegnante Vallo di Diano

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Non ha votato Maria Antonietta Rosa, la donna affetta da cecità parziale protagonista di una polemica con il Comune di Sant’ Arsenio (Salerno), che non ha concesso al marito di accompagnarla al seggio, ritenendo insufficiente la certificazione di cecità parziale dell’Inps. “Mi è stato impedito di esercitare il mio sacrosanto diritto al voto e sono stata costretta a subire questa inutile angheria dall’onnipotente burocrazia”. Ha detto la donna, docente nella scuola media di Sant’ Arsenio. Una quindicina di giorni fa, l’ insegnante aveva presentato all’ ufficio elettorale del piccolo Comune del Vallo di Diano, domanda per poter esercitare il voto assistito, con annotazione permanente sulla tessera elettorale e diritto ad essere accompagnata in cabina elettorale da una persona di sua fiducia, ovvero suo marito.
Il segretario comunale, però, nel restituirle la tessera elettorale priva dell’ annotazione, le aveva inviato il 16 maggio una lettera contenente le motivazioni del dinieg e l’invito a presentare ulteriore documentazione attestante lo stato di cecità parziale. A Sant’ Arsenio si vota, oltre che per le Europee, per il rinnovo del Consiglio comunale. “Non possono mortificarmi in questo modo aggiunge Maria Antonietta Rosa – sono in possesso da anni di un verbale di una commissione medica di oculisti della ASL. Sono un cieco parziale con una diagnosi di maculopatia e degenerazione retinica. Non posso, perciò, votare da sola. Anche a scuola, quando correggo i compiti dei miei alunni, mi assiste mio marito“. Neanche il marito della professoressa oggi si è recato a votare per protesta, ed ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi. “E’ inutile parlare di sistemi elettorali quando il Ministero dell’ Interno non è in grado di garantire le stesse modalità di voto per tutti i cittadini, dal Brennero a Lampedusa.
Fonte ANSA
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