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Baby-squillo nell’agro-nocerino sarnese. Con il ricavato abiti griffati e i-phone

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Un appartamento a Sant’ Egidio del Monte Albino in provincia di Salerno era divenuto l’alcova per le baby-squillo dell’agro-nocerino-sarnese. E’ quanto emerge dal fascicolo investigativo dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale. Il proprietario dell’abitazione ha ammesso di conoscere i minorenni ai quali, per fare una cortesia, concedeva la stanza della propria casa. Ma, sottolinea, di non essersi mai intrattenuto sessualmente con quei ragazzini al contrario di ciò che si ipotizza e di non essere a conoscenza di quello che accadeva tra le quattro mura. Credeva che le ragazzine si intrattenevano con i propri rispettivi fidanzatini. E’ questa quindi la linea difensiva del 56enne di Sant’Egidio finito in carcere per l’inchiesta sulla baby prostituzione. L’uomo è accusato, insieme ad altre persone attualmente ai domiciliari, anche di aver avuto rapporti sessuali con minorenni e di aver indotto altri adulti ad avere favori a pagamento. Secondo i magistrati l’uomo incassava dai 20 ai 30 euro per fittare le stanze. Ma dai post pubblicati on line dai ragazzi, tutti dai 15 ai 17 anni, maschi e femmine disposti ad incontri etero e omosessuale, chiedevano clienti “generosi” disposti a lauti regali. Con quei soldi pare che i ragazzi compravano cellulari di ultima generazione e vestiti griffati.

Fonte Corriere del Mezzogiorno

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