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Tifosi granata spazientiti, Fabiani prova a placarli

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E’ stato rimosso in fretta e furia lo striscione che era stato posizionato nottetempo all’Arechi, proprio all’ingresso del varco 25 (dal quale si accede alla sede della Salernitana). Senza mezzi termini viene chiesto a Lotito di mettere mano alla tasca per la Salernitana o di andare via. Rispetto allo scorso anno, quando gli ultras Curva Sud Siberiano in un manifesto affisso in tutta la città, contestarono l’operato della società in maniera dettagliata, in questo caso lo striscione non è stato firmato. Ma rappresenta comunque il segnale che qualcosa nel rapporto tra il patron della Lazio e una parte della tifoseria s’è incrinato. La Salernitana non deve essere considerata la sorrellastra della Lazio e merita attenzione ed investimenti. Non è bastato l’ingaggio di Castiglia (giocatore affidabile, ma non di certo un top player) a rasserenare l’ambiente, perchè quello che è successo lo scorso anno è ancora troppo “fresco” per poter essere messo da parte. Gli errori in serie commessi l’estate passata, il ritardo accumulato dalla società nell’allestimento della rosa, gli ingaggi di svincolati indietro nella preparazione, la rivoluzione d’inverno, hanno permesso alla Salernitana di raggiungere i play off solo per il rotto della cuffia e l’eliminazione al primo turno è stata una batosta difficile da digerire.

Per questo i tifosi si sarebbero aspettati un atteggiamento diverso da parte della società da maggio in avanti. Finito il campionato, i supporters granata speravano che la proprietà si concentrasse immediatamente sul mercato, per consegnare a mister Somma al più presto una squadra competitiva. E invece ad oggi, a causa dei mille impegni di Lotito, la Salernitana ha preso solo Giacomini e Castiglia ed ha riscattato alle buste Tuia. Un po’ pochino. Se si considera che tra i pochi elementi sotto contratti ce ne sono diversi che non rientrano nei piani per la prossima stagione. In queste ore Fabiani, che ha dovuto precisare a mezzo stampa che il budget è superiore ai 2 milioni e mezzo di cui il 23 giugno aveva parlato “Il Mattino”, è intenzionato ad imprimere una decisa accelerazione alle operazioni. Col milioncino in più di cui ha parlato il diesse granata si può cercare di costruire una squadra di primo piano, senza dover necessariamente esaurire del tutto il budget. Ma Salerno merita l’attenzione dei proprietari, il lavoro incessante dei dirigenti e dei tecnici e una squadra che possa fare di più del nono posto centrato in extremis lo scorso anno.

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