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Napoli: De Laurentiis, cento imprenditori per ricostruirla. Ma niente tasse per 10 anni a chi investe in Campania

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“Napoli è una Eldorado con le pepite d’oro nascoste e sporche di fango. Basterebbe mettere a regime tutte le possibilità del territorio per tirarne fuori una piccola Svizzera”, e se ci fosse “una rete di cento napoletani che hanno a cuore la Campania e volessero metterci la faccia e il denaro, io ci starei”. Aurelio De Laurentiis lancia la sua idea per la città, in un’intervista a il Mattino, a patto che si ottenga “dal premier Renzi una legge speciale per ricostruire la città, senza se e senza ma”.

“Gli imprenditori – si spiega meglio – devono poter investire senza intoppi burocratici” e “chi investe in Campania per dieci anni non paga le tasse. Parlo di investimenti nuovi e di utili detassati. Sarebbe un bello sprint”. Dietro questa proposta nessuna ambizione da sindaco, dice il presidente del Napoli, perché “dovrei rinunciare alla mia libertà di imprenditore, ipotesi impraticabile”.

Piuttosto vorrebbe dal Comune “una convenzione definitiva” per il San Paolo, per “ridisegnarlo in tre anni”: “Penso a uno stadio in cui tutti possano vedere la partita, un luogo confortevole dove si va solo per godere del gioco e dello spettacolo, in totale sicurezza”. Il produttore cinematografico, tra i soci del nuovo parco Cinecittà World, ha la sua idea anche per un parco tematico a Pompei, accanto agli scavi: “Voglio riparlarne con calma con il ministro della Cultura Franceschini. Pompei ha bisogno di un progetto di riqualificazione con infrastrutture serie, vorrei dire al ministro che può fidarsi del nostro gruppo di lavoro”.

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