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Franceschini: parte la rivoluzione ai Beni culturali. Rivalutare musei e siti archeologici

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La semplificazione dell’amministrazione periferica e l’ammodernamento della struttura centrale, la valorizzazione dei musei e delle arti contemporanee. Tutto ciò, seguendo le indicazioni dettate dalla spending review, con il taglio di 37 dirigenti, di cui 6 di prima fascia e 31 di seconda fascia. E’ pronta “la grande rivoluzione” del sistema culturale e del turismo del nostro paese, contenuta nel provvedimento di rioganizzazione del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, presentato dal ministro Dario Franceschini.Lo Stato, da solo conta 470 fra musei e siti archelogici, di questi anche il più piccolo in un altro paese sarebbe diventato una fonte di crescita e di ricchezza. Noi vogliamo che presto sia così anche in Italia, ha detto Franceschini.Il provvedimento è stato già inviato al ministero della Funzione Pubblica e presto sarà all’esame del Consiglio dei ministri.”L’Italia è guardata studiata da tutti e quando ci guardano dall’estero non capiscono come mai essendo sedutisu una miniera d’oro non risuciamo a sfruttarla. La riforma del ministero parte da questa sfida”.
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