Site icon Salernonotizie.it

Migranti a Salerno, De Luca: “Città non può più sostenere altre sbarchi”

Stampa
“L’emergenza migranti e la questione più generale dell’immigrazione sono un problema da affrontare senza ideologismi, perché ha sempre due facce non separabili. C’è, di fronte a chi fugge dalla fame, dalle guerre, daglistupri, dalle persecuzioni religiose, un dovere essenziale di umanità. E c’è, per le nostre città, un’esigenza ineludibile di tutela della sicurezza, di rispetto delle regole e della dignità urbana”. E’ quanto dichiara in un lungo post sulla sua pagina personale di Facebook il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. “A fronte di questa seconda esigenza, il ruolo dello Stato è fortemente carente. Nelle scorse settimane, il Ministero dell’Interno ha deciso autonomamente l’attracco di navi nella nostra città. A fronte di questa decisione, c’è stata una grande responsabilità da parte di tutti, e in particolare della Prefettura, che ha coordinato gli interventi in modo efficace. Ma già da due settimane, dopo i primi sbarchi, il Comune ha informato la stessa Prefettura, per iscritto, che non garantirà più l’accoglienza per la parte di migranti di cui viene caricato. Non ci sono né le risorse, né le strutture necessarie. E non è tollerabile scaricare in questo modo i problemi sugli Enti Locali”.

“Continua ad aggravarsi un problema che, per alcune aree urbane, sta diventando drammatico e ingestibile. Dico con chiarezza – afferma De Luca – che in alcune realtà la sicurezza non è più garantita. È sempre necessario distinguere anche tra diverse componenti di immigrati. A fronte di una posizione di correttezza e civiltà della comunità senegalese, noi registriamo presenze di componenti est-europee ed asiatiche estremamente aggressive, specializzate in furti di appartamenti, nella gestione della prostituzione e nello spaccio di droga. Abbiamo fenomeni di occupazione quasi militare di pezzi di città. Da noi, registriamo la presenza di centinaia – dico centinaia – di immigrati irregolari, che quotidianamente cercano di occupare le zone più frequentate della città”.

“In alcuni casi – ribadisce De Luca – l’attività di contrasto ha richiesto la presenza di forze in assetto anti-sommossa. Si è deciso nelle scorse settimane l’invio di poche unità di militari, ma sono del tutto insufficienti. Allora. È possibile continuare a chiudere gli occhi di fronte a questi problemi? È possibile sostenere che ci sia lo Stato, quando si è nell’impossibilità reale di far rispettare un “foglio di via” o un decreto di espulsione? Come si fa – in concreto! – ad allontanare da una città chi ripetutamente viola le leggi e le regole?  È giunto il momento di prendere atto che il tema della sicurezza di molte aree urbane è oggi, forse, la prima emergenza del Paese. È urgente assumere le decisioni – in termini di risorse, uomini e strumenti normativi – in grado di affrontare in modo efficace il problema. Non si commetta l’errore di confondere col razzismo la sacrosanta esigenza di sicurezza e di tranquillità che esprimono i cittadini, in relazione alle proprie famiglie e alle proprie attività. È la mancanza di risposte e di decisioni che può alimentare tensioni, scontri, o spinte regressive”.

 

Exit mobile version