Site icon Salernonotizie.it

Ragazzo ucciso: Polizia, nessuna nostra auto incendiata. Scritte contro Carabinieri

Stampa
Nessuna auto della polizia o delle forze dell’ ordine è stata incendiata dopo l’ uccisione da parte di una carabinieri del 17enne Salvatore Bifulco. Lo ha precisato la Questura di Napoli in relazione a notizie di stampa. “Sono state danneggiate – afferma la Questura – due auto della polizia, che erano state parcheggiate dagli agenti intervenuti per sedare gli animi dopo quanto avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 settembre.

Una di esse ha avuto il parabrezza infranto, forse con una grossa pietra. Un’ altra ha riportate delle ammaccature, ma non vi è stato alcun incendio”.

Secondo quanto si è appreso anche due auto dei carabinieri sono state danneggiate, ma anche in questo caso si è trattato di ammaccature e danni ai parabrezza e non di incendio. Per il pomeriggio di oggi una manifestazione è stata indetta da un Centro sociale che opera nella periferia occidentale di Napoli. Nella notte scritte con bombolette spray sono state tracciate tra Soccavo ed il Rione Traiano contro i carabinieri e le forze dell’ ordine.

‘Prego per i ragazzi, per i genitori, per tutti perché si faccia tutto il possibile per evitare queste situazioni dolorose che veramente fanno lacrimare il cuore”. Lo ha detto il cardinale Crecsenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, in merito alla morte di Davide Bifolco, il ragazzo di 17 anni ucciso da un carabiniere nel corso di un inseguimento a Napoli. ”Sono vicino – ha affermato – esprimo tutta la solidarietà ai familiari e a tutti e offro la mia preghiera, soprattutto, affinché il Signore dia forza e coraggio per sostenere una prova così difficile”.

I magistrati della Procura di Napoli stanno approfondendo l’esame sulle dichiarazioni rese dal carabiniere di 32 anni, indagato per omicidio colposo, per la morte di Davide Bifolco, e di Salvatore Triunfo, il giovane che era sul motorino insieme con la vittima e un’altra persona sulla cui identificazione sono tuttora in corso accertamenti. Versioni contrastanti in quanto il militare sostiene che il colpo è partito accidentalmente mentre tentava di immobilizzare Davide mentre l’amico di quest’ultimo avrebbe affermato che il carabiniere ha sparato alle spalle del ragazzo.

A quanto si è appreso, secondo i primi accertamenti il colpo sarebbe stato sparato a distanza ravvicinata e avrebbe raggiunto Davide al torace. Una circostanza che però potrà essere confermata solo dall’autopsia. Se risultasse acclarata, darebbe credito alla ricostruzione fornita dal militare indagato. Gli inquirenti infine escludono che il giovane, una volta colpito, sia stato ammanettato come riferito invece da residenti del rione.

(Fonte ANSA)

Exit mobile version