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Ambiente: due denunce nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni  

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Sant’Angelo a Fasanella (SA). Sono stati denunciati dal Corpo Forestale dello Stato, due persone,responsabili a vario titolo di taglio abusivo di un bosco ceduo, danneggiamento e modifica dello stato dei luoghi nel comune di Sant’Angelo a Fasanella in località “Petrose”. I reati venivano perpetrati in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, ricadente nel perimetro dell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento in zona B1 ed in area di protezione speciale. Il Comando Stazione Forestale di Ottati, durante un giro di perlustrazione e controllo del territorio, giunto in località “Petrose” in agro di Sant’Angelo a Fasanella, notava un uomo che con mezzo meccanico e decespugliatore era intendo a tagliare un bosco di specie quercina.

Dalle indagini, si accertava che i lavori, di inizio taglio boschivo venivano eseguiti senza le dovute autorizzazioni degli Enti preposti; infatti, l’unico documento che il trasgressore era in grado di esibire, era un semplice parere per movimento terra e miglioramento fondiario presentato alla Comunità Montana competente, mentre la zona interessata dal taglio è un’ampia area boscata e non un terreno seminativo come riportato  nella relazione tecnica prodotta dal tecnico incaricato. Data la netta trasformazione dello stato dei luoghi, per la realizzazione di tali lavori era necessario acquisire l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi, deferivano a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i due trasgressori, uno in qualità di proprietario ed esecutore materiale dei lavori, l’altro in veste di tecnico incaricato per false dichiarazioni. Salgono a 25 le persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato, per il reato di tagli boschivi senza autorizzazioni, furto di piante e deturpamento di bellezze naturali dall’inizio dell’anno ad oggi.

 

 

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