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Sanità in Campania: per De Luca malati senza cura sono dramma delle famiglie

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Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha partecipato nel pomeriggio di giovedì all’assemblea regionale degli operatori dei Piani di Zona che si è tenuta presso ilcentro sociale di Via Cantarella a Salerno.Si èparlato del “futuro del sistema dei servizi sociali e socio sanitari della Regione Campania” nonché della “rete dei servizi, degli operatori e delle forme associative e di gestione”. All’incontro erano presenti tra gli altri anche Nino Savastano – Assessore Politiche Sociali Comune di Salerno e Luigi Bernabò – Vice Presidente Commissione Consiliare Politiche Sociali insieme con  gli operatori dei Piani Sociali di Zona, degli organismi del Terzo Settore, del comparto Socio-Sanitario.

De Luca ha commentato il riparto delle risorse ad ottobre: “Si tratta di un vero e proprio ricatto per gli operatori, un gesto di delinquenza politica. E’ un dramma per le famiglie ed i malati che restano senza cure e senza sostegni per gli ultimi mesi dell’anno. Penso alla situazione drammatica dei malati di diabete 1200 dei quali costretti all’amputazione di un arto. Basterebbero tre sagre del polpo in meno per risolvere il problema” – ha affermato De Luca. “Siamo qui per un combattimento, la rivoluzione della dignità per il diritto di ogni cittadino di essere rispettato – ha aggiunto il Sindaco di Salerno – E’ nelle nostre mani una rivoluzione che ci consenta di fare di questa regione la prima per i servizi socio-sanitari”.

Il primo cittadino di Salerno punta nuovamente il dito contro la Regione Campania ed in particolare contro il Governatore Caldoro: “Non è il tempo della demagogia. I problemi sono complessi ma governabili: ripartire le risorse a gennaio invece che ad ottobre cosa cambia? E’ una questione di capacità e trasparenza amministrativa”. Sanità risanata? “Caldoro mi ricorda quel chirurgo il quale annuncia che l’operazione è riuscita ma il malato è morto”. Secondo il sindaco di Salerno “il rigore economico ed una programmazione seria ci permetteranno di garantire una sanità e servizi sociali efficienti che assicurino prestazioni di qualità, tutela delle professionalità, serenità per famiglie ed operatori; persino la possibilità di nuove assunzioni vere senza le promesse clientelari alla vigilia delle elezioni”.

 

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