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Mercatini di Natale a Salerno: confronto tra l’Assessore Picarone ed il Consigliere Cammarota

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Si è tenuta in mattinata presso la Commissione Annona del Comune di Salerno l’audizione dell’Assessore al Commercio Picarone sull’interpellanza dell’avv. Cammarota relativamente ai mercatini di Natale. Cammarota aveva denunciato i guasti dello scorso anno dei mercatini torinesi di Buongiorno Italia, perché “facevano concorrenza ai nostri esercenti davanti ai loro negozi così portando via moneta anzicchè arricchire la nostra città”, e con la presenza sul lungomare determinando “il collasso del centro cittadino” anzicchè esaltare la multicentricità della Città delle Luci.

Proponeva dunque Cammarota che “i Mercatini siano solo e quelli realmente natalizi e vendano le cose che non vendiamo e non compriamo, e siano dislocati in modo da rendere plurale la città delle luci”, e proponeva di individuare nuovi centri senza caos, quali “Parco Pinocchio, l’interno dello Stadio Vestuti e l’area Lungoirno quella proprio attorno al fiume, e ancora Parco del Mercatello e il parcheggio dell’ex cementificio”. L’assessore Picarone ha spiegato che nella convenzione con i Mercatini di Buongiorno Italia non vi è un’allocazione specifica stabilita, anche se deve avvenire in luoghi di interesse centrale, avendo Buongiorno Italia versati 100 mila euro a stagione, per cui l’idea dello Stadio Vestuti sarebbe suggestiva perché all’interno di una struttura esistente con oltre 6.000 metri quadrati, senza aggiungere massa al popolo delle Luci d’Artista, e rimandendo nel centro cittadino; di qui l’impegno ad esaminare le proposta ora al vaglio degli uffici competenti.

L’assessore ha inoltre riferito di attendersi proposte da associazioni o gruppi di commercianti per la concessione di spazi, anche gratuita, per aree di mercatini di natale di  artigianato diverse da quelli di “Buongiorno Italia” in altre parti della città.  Sul punto Cammarota ha ribattuto che il Comune di Salerno aveva il dovere di indicare preliminarmente aree e costi e ambiti di vendita, con un bando pubblico nel segno della trasparenza e delle pari opportunità per tutti, della programmazione, dell’efficienza, così come, invece, non è stato.

 

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