Le altre forniscono solo i tre screening previsti oggi per legge: fibrosi cistica, ipotiroidismo fenilchenichetonuria. Eppure sono moltissime, circa 400, le malattie rare che si manifestano già nei primi anni di vita o a poche ore dalla nascita e che incidono spesso pesantemente sulla qualità della vita. Di queste, circa 60 sono identificabili precocemente attraverso lo screening neonatale allargato. In questo caso, se contrastate con efficacia, possono consentire una vita normale. “Lo screening allargato – ha spiegato Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria – è una opportunità che va assicurata a tutti i neonati del nostro paese. Le differenze di offerta da parte delle varie Regioni creano disparità che hanno conseguenze rilevanti non solo sul piano clinico e assistenziale, ma anche sociale ed etico”. “La regionalizzazione del sistema sanitario seguita alla modifica del titolo V ha creato falle che continuiamo a pagare. Dobbiamo chiedere con forza – ha concluso – che alcuni obiettivi primari come la prevenzione siano soggetti alla variabilità delle risorse disponibili”