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Strage rapido 904: Corte, no Regione Campania parte civile

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La Corte d’assise di Firenze subito riunita in camera di consiglio, stamani, all’apertura della seconda udienza sul processo per la strage del rapido 904 del 1984, ha deciso di rigettare la richiesta di costituzione di parte civile promossa dai legali della Regione Campania. Alla richiesta si era opposto il difensore di Totò Riina, avvocato Luca Cianferoni.

Tra le vittime e i feriti della strage numerosi furono i cittadini campani che erano saliti a Napoli per raggiungere in treno Milano, dove il rapido 904 era diretto. Il boss Totò Riina, imputato come mandante della strage in cui morirono 16 persone e molte decine furono i feriti, assiste all’udienza in video collegamento con l’aula Bunker di Firenze. E’ previsto stamani l’audizione in aula del consulente del pubblico ministero che ha redatto la perizia sul tipo di esplosivo utilizzato nell’attentato.

Rigettando la richiesta della Regione Campania, la Corte d’assise ha ritenuto che non fosse possibile accoglierla poiché “tardiva” e “inammissibile”, inoltre poiché proveniente da “persona danneggiata” ma non “persona offesa”, quindi rappresentativa di un interesse diffuso ma non concretamente radicato nel soggetto che chiedeva l’ammissione a parte civile. L’udienza verso le 11:15 ha avuto un’altra pausa di alcuni minuti dopo che l’avvocato difensore di Riina, Luca Cianferoni, ha segnato alla Corte che c’erano delle disfunzioni nel video collegamento con il carcere di Parma per cui Totò Riina non sentiva bene le parole in aula. Il problema è poi stato risolto tecnicamente e l’udienza è ripresa.

(Fonte ANSA)

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