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Contratti scaduti, si blocca lo Stir. Cirielli: “Pressioni su vertici Ecoambiente”

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Si profila una nuova emergenza rifiuti per quanto sta accadendo in queste ore allo Stir di Battipallia dove da ieri sono ferme le attività di conferimento e trattamento dei rifiuti. I lavoratori pochi minuti prima dell’inizio del turno pomeridiano, hanno comunicato al direttore tecnico dell’impianto che in assenza di certezze sulla legittimità del loro impiego, non avrebbero svolto le loro mansioni quotidiane, dando il via alla paralisi dell’impianto. La protesta è frutto di un vuoto normativo che si è creato con l’avvento del nuovo anno. Il 31 dicembre scorso, sono infatti scadute le ultime proroghe per l’affidamento a ditte esterne dei servizi di pulizia e vigilanza all’interno dell’impianto gestito dalla società provinciale Ecoambiente e la legge di stabilità approvata dal Parlamento ed entrata in vigore il 29 dicembre, ha imposto il divieto assoluto per le province, a partire dal primo gennaio di quest’anno, ad instaurare qualsivoglia nuovo rapporto di lavoro sia a tempo determinato che flessibili. Ma c’è di più.

Da ieri, inoltre, sono scaduti anche i contratti dei 13 lavoratori dell’ex Aser che da circa due anni, attraverso una selezione ed una conseguente short list, erano impegnati per periodi variabili di tre o sei mesi nelle attività di trasporto e smaltimento dei rifiuti lavorati. “Presenterò un’interrogazione parlamentare sul blocco dello Stir di Battipaglia che rischia di gettare nel caos lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Salerno. Ancora una volta, purtroppo, siamo di fronte ad un caso grave, che ha come protagonista il Pd di De Luca e compagni, il cui obiettivo è esclusivamente quello di mettere le mani sulle poltrone, senza preoccuparsi minimamente dei danni arrecati ai cittadini”. E’ quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

“Lo stop delle attività di conferimento e trattamento dei rifiuti allo Stir di Battipaglia, che sta provocando una pericolosa interruzione di pubblico servizio – aggiunge – è il frutto di interferenze e pressioni sui vertici della società EcoAmbiente. Per questo, chiederò al Governo e al ministero dell’Ambiente di fare quanto prima chiarezza sulla situazione che potrebbe vanificare gli sforzi e i risultati raggiunti negli ultimi anni nel settore rifiuti nella nostra provincia”.

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