E’ proprio il primo cittadino ad invitare il decano dei giornalisti vietresi, Vito Pinto, seduto in prima fila, a rompere il ghiaccio. «E’ avvilente» ha esordito a sorpresa Pinto, riferendosi in maniera generica al Premio e generando i primi imbarazzi. Benincasa comprende che qualcosa non sarebbe andata giù al giornalista, esperto di ceramica e cerca di glissare.
Ma Pinto, non certo conosciuto per le sue doti diplomatiche, una domanda vuole rivolgerla a Sgarbi e quale ritorno d’immagine per Vietri potrà avere la presenza delle opere dei primi classificati, Massimo Mariano e Danilo Melandri, nomi di caratura nazionale non originari del comune costiero, che saranno esposte nel padiglione culturale dell’Expo di Milano curato proprio da Sgarbi.
Dopo aver ascoltato pensieri e parole del giornalista, il critico d’arte comincia a spiegare che tra i vincitori della rassegna ci sono anche due vietresi: Francesco Raimondi e Lucio Liguori.
In pratica Pinto dava per scontato che solo i primi classificati avrebbero esposto a Milano non risparmiando polemiche alle opere dei suoi concittadini non inedite e già presentate ad altri concorsi.
Ma Sgarbi, sostenuto dall’impeto del sindaco Benincasa, non ha gradito i modi di porsi del giornalista e non ha impiegato molto tempo a surriscaldarsi. «Maleducato, incivile, rozzo, barbaro e un po’ co……ne»: questi gli aggettivi rivolti da Sgarbi all’indirizzo di Pinto. Per un attimo sembrava di trovarsi in uno dei salotti televisivi dove il critico d’arte inveisce contro il suo antagonista bombardandolo, come nel suo stile, di «Si vergogni» a ripetizione (VIDEO IN BASSO DE IL VESCOVADO).
Fonte Il VescovadoVIDEO IL VESCOVADO