Il 30 settembre 2014 il Consiglio dei Ministri ha inserito lo scalo salernitano tra gli scali di interesse nazionale, unico all’interno del bacino campano insieme all’Aeroporto di Capodichino (NA). L’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) si è espresso positivamente sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che per quello economico e finanziario, così come il Ministero infrastrutture e trasporti ha approvato il decreto. Eppure il Ministero Economia e Finanze, per motivi incomprensibili, pare voglia bloccare il decreto.
“Questo blocco è sospetto“, ha dichiarato il Senatore Andrea Cioffi, Capogruppo al Senato M5S. “Se non si chiude la procedura dove finiranno i 40 milioni di euro destinati a Salerno? Andranno magari a finanziare l’Aeroporto di Firenze, destinatario di 50 milioni di euro dello Sblocca Italia,il cui investimento complessivo é di 280 milioni di euro, favorendo ancora una volta il Presidente del Consiglio?”.
Nella compagine del Consorzio Aeroporto, prima in mano quasi totalmente alla Camera di Commercio, sono entrate anche laRegione Campania e la Regione Basilicata.
L’appesantimento e il rallentamento procedurale è in contrasto con i tempi contemplati dal D.L. 133/2014 e rischia di generare un danno alla società di gestione nonché la revoca dei fondi previsti dall’art. 3 comma 2 lettera c) del decreto 133/2014 con la evidente perdita di competitività per tutto il territorio salernitano nonché lucano.
“Quanto all’inerzia del MEF potrebbe essere dovuta anche all’interesse di F2I, ilfondo proprietario di Gesac, che gestisce l’Aeroporto di Capodichino, di evitare che lo sviluppo dello scalo salernitano possa ridurre gli utili della società? E’ ora di superare per sempre le contrapposizioni e far sì che i due scali agiscano in modi sinergico e complementare, marciando all’unisono per il benessere dei cittadini campani e lucani”