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Estorsioni con metodo mafioso, arrestati tre pregiudicati nel salernitano

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Nelle prime ore della mattinata, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia (SA) hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Salerno nei confronti di 3 pregiudicati locali, ritenuti responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso (i tre sono affiliati a un clan di camorra tutt’ora attivo a Battipaglia e Comuni limitrofi). Si tratta del Clan De Feo. I tre taglieggiavano  imprenditori e commercianti usando anche la forza e metodi cruenti. Tutto è partito da una denuncia di un commerciante che era stato taglieggiato con una richiesta di 5.000 euro quale contributo per i carcerati. Dopo le telefonate erano arrivati gli avvertimenti: prima la colla sulla serratura del negozio, poi una bottiglia di liquido infiammabile fatta trovare davanti all’ingresso dell’esercizio commerciale.

I carabinieri hanno identificato anche il ragazzo al quale era stato commissionato l’atto criminale un ventenne pregiudicato ma con molta voglia di fare strada nel attività criminale Tra gli altri episodi le minacce al titolare di una sala slot al quale veniva intimata la consegna di 500 euro a settimana per i detenuti. In mancanza di tale contributo si sarebbe passati alle vie di fatto con minacce di “rottura di ossa”. I tre arrestati come comunicato dai Carabinieri in una nota inviata alla stampa sono: . INGARRA Francesco, del 1969; . PALLADINO Sabato, del 1965; . TOMMASSINI Giuseppe, del 1968, tutti di Battipaglia. Già detenuto per la medesima causa è SATURNO Nicola del 1991.

IL VIDEO DELL’ESTORSIONE

LA CONFERENZA STAMPA

INTERVISTA AL COLONNELLO PIERMARINI

INTERVISTA AL CAPITANO GIUSEPPE COSTA

INTERVISTA AL PROCURATORE CORRADO LEMBO

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