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Lotito fa lezione all’Università: “Mi chiamavano Lotirchio, poi mi hanno copiato tutti”

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Il Presidente di Lazio e Salernitana in versione professore fa lezione all’Università Europea di Roma che l’ha ingaggiato per un corso breve di “Diritto ed economia dello sport”, che nel prossimo anno accademico diverrà un corso annuale. Nel giorno dell’Open day per gli aspiranti iscritti – così come scrive la Gazzetta dello Sport – la sua lezione è stata anche l’occasione per un’autocelebrazione in grande stile, con Pereirinha, Djordjevic, ma soprattutto l’aquila Olympia accanto a lui. Il tema era: “Come salvare il calcio italiano dal fallimento finanziario“. Portato come esempio emblematico il caso Lazio, società in crisi economica profonda e salvata grazie ad una maxi operazione economico-tecnica:

“Ho preso un club morto e l’ho portato alla crescita geometrica dopo aver azzerato un debito mostruoso grazie ad un lavoro incessante sui conti, sulla gestione, sul mercato – ha detto Lotito – Siamo una società in crescita esponenziale, perché ogni anno incrementiamo, sia dal punto di vista tecnico che economico. Chi c’era prima spese 90 milioni di euro per Mendieta senza accertarsi della qualità del giocatore. Con me queste cose non sono mai accadute”. “Mi chiamavano ‘Lotirchio’ perché prendevo i giocatori aparametro zero, poi ho inventato il prestito con diritto di riscatto, la cessione del marchio e ora fanno tutti così, perché i soldi non ci sono più e forse non c’erano mai stati e il lifting finanziari non si possono più fare. La capacità deve essere quella di tutelare l’interesse supremo della collettività. Dalla durata del contratto – continua – dipendono anche gli ammortamenti, funzionali alla durata stessa. L’altro elemento è quello della valorizzazione. Se stiamo prendendo giocatori giovani è proprio per il discorso della valorizzazione, che poi inciderà direttamente sul valore patrimoniale della società”.

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