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Granata con il 4-3-3 anche al “Torre” di Pagani

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Squadra che vince, si cambia. Un’abitudine ormai radicata in casa granata, con Menichini che sin dalle primissime giornate è stato costantemente costretto a fare i conti con l’emergenza dettata da infortuni e squalifiche. La gara di domani al Torre non fa eccezione. In casa della Paganese il trainer granata dovrà certamente rinunciare a Pestrin squalificato (tra l’altro, avendo raggiunto quota 13 cartellini gialli, il mastino romano d’ora in avanti sarà appiedato dal giudice sportivo ad ogni ammonizione e dunque dovrà essere bravo a “gestirsi” vista l’importanza che ricopre negli equilibri della Salernitana). Inoltre, i due impegni ravvicinati potrebbero indurre il tecnico di Ponsacco a far rifiatare qualche elemento e a rilanciarne altri più freschi.

E così a difesa della porta di Gori si rivedrà di certo Lanzaro, che ha scontato il turno di stop e tornerà al centro del pacchetto arretrato. Il suo compagno sarà uno tra Tuia e l’ex di turno Bocchetti (in ballottaggio anche con Franco per un posto a sinistra). A destra giocherà Colombo. Menichini sembra orientato a confermare il modulo, impiegando in mediana Bovo, Moro e Favasuli (in questo caso l’unica alternativa in mediana sarebbe il giovane Tagliavacche) ma potrebbe anche rendere più offensivo l’atteggiamento tattico, passando al 4-2-3-1.

Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Calil, che ha lasciato il campo al 22esimo della ripresa del match con la Reggina, ancora in ripresa dopo un problema muscolare. Il brasiliano potrebbe giocare alle spalle di Cristea (con Gabionetta e Negro sulle fasce) oppure potrebbe dar vita ad una staffetta col rumeno, qualora i granata (come sembra probabile) giocassero col modulo utilizzato con frequenza nelle ultime settimane. In panchina ci sarà anche Perrulli, mentre Nalini sarà risparmiato in vista del rush finale e (come Bianchi) tornerà arruolabile dopo la sosta di Pasqua.

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