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Salerno: il ‘cannibale’ di Torrione può andare a processo

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Dopo quasi due anni di cure Lino Renzi può affrontare il processo pur restando un soggetto molto pericoloso. In sintesi è quello che scrive il professore Antonello Crisci nella perizia consegnata ieri al giudice per l’udienza preliminare Elisabetta Boccassini sul cannibale di Torrione. Lino Renzi, oggi 47enne, nel luglio del 2013 uccise la madre Maria Pia Guariglia, fece il corpo a pezzi e successivamente ne mangiò alcuni resti. Quella sera del 22 luglio furono alcuni vicini di casa a chiedere aiuto spaventati dal forte odore di gas che proveniva dall’appartamento. I primi a fare la macabra scoperta furono i vigili del fuoco, poi toccò ai poliziotti della squadra Mobile. Il corpo della 73enne fu per gran parte trovato sul pavimento del bagno, brandelli di interiora erano anche stati messi in una pentola ancora sul fuoco.

Lino Renzi, detenuto nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, nei giorni scorsi ha nuovamente ricevuto la visita del prof. Crisci «Renzi è ora in grado di affrontare il processo, è consapevole di quello che ha fatto cosi come anche di dover scontare una pena e sa anche che i suoi beni sono nella mani di un curatore speciale» spiega l’esperto nominato dal Tribunale «questo non significa che non sia una persona pericolosa». Sulla stessa posizione anche il difensore di Renzi, l’avvocato Paolo Corsaro, per il quale il 47 enne «può affrontare il processo il cui esito è scontato – chiarisce il legale al telefono – Renzi sarà prosciolto per mancata capacità di intendere e di volere all’epoca dei fatti» conclude Corsaro.

Fonte LIRATV

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