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De Luca diserta il confronto a Matrix ed è polemica

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Vincenzo De Luca ha rinunciato, in serata, al confronto con Caldoro e gli altri candidati a “Matrix” su Canale 5. Mezz’ora prima del programma il forgait dell’ex sindaco di Salerno con un tweet: «Impegni personali» gli fanno saltare l’appuntamento Tv. Poco dopo il candidato governatore aggiunge, sempre tramite twitter: «Meglio Ronaldo e l’Apache che il dibattito che ammosc». A quel punto la replica di Caldoro non si fa attendere: «Il dibattito veniva dopo la partita, un’altra menzogna. E comunque mica gioca il Napoli».

In studio il conduttore del programma, Luca Telese, dice: «Conosceva le regole di questo confronto. Mi dispiace non sia venuto: lui che è un guerrigliero non poteva mancare». Sempre via tweet De Luca: “Figuratevi se ho paura di un confronto con Stefano Caldoro. Il confronto, quello vero, si farà domenica su Sky tg 24. Campania a testa alta”. Nel corso del programma Caldoro ha detto: Il “trasformismo è la peggiore rappresentazione di un Sud che vuole cambiare. Ognuno di noi ha le proprie contraddizioni ma ha i propri giocatori – ha detto nel corso di Matrix – ma quello che discredita la politica è il trasformismo. Noi siamo la Campania che ha recuperato credibilità, una regione con i conti in ordine ed oggi viene rappresentata in tutti i tg nazionali come l’esempio degli impresentabili e dei trasformisti”. Il riferimento è al passaggio nelle liste di De Luca di “pezzi di destra estrema, un pezzo della vecchia dc di De Mita”.

“Parlo delle scelte fatte all’ultimo secondo, come De Mita che stava con noi e poi nelle ultime 48 ore è passato con De Luca per ricostruire la democrazia cristiana – ha spiegato Caldoro – e poi ci sono i cosentiniani arrabbiati con me”. La logica di De Luca? “Facciamo somma per vincere”, risponde Caldoro. Conferma il suo profilo garantista il governatore della Campania, Stefano Caldoro, in merito alla situazione di Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alle Regionali in Campania ma condannato in primo grado e quindi a rischio per la legge Severino.

“Non c’è dubbio che c’è un problema di vulnus istituzionale – dice Caldoro, candidato del centrodestra alle Regionali, nel corso di Matrix – c’è una legge che dice che una persona non può fare il presidente della Regione. Oggi il candidato De Luca o qualsiasi altro con una condanna in primo grado non può da prima svolgerlo, non come è capitato con De Magistris che è avvenuto in corso d’opera”. “Che ci sia un vulnus democratico è certo perchè i cittadini campani non sanno se avranno un candidato che può fare il presidente, anzi è certo”, ha aggiunto. Su tutto, poi, Caldoro si dice “molto preoccupato per il fatto che De Luca si dice sicuro che il Tar gli darà ragione, come se fosse lui il tribunale”.

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