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Questione allenatore: panchina granata sempre più ambita

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La settimana si chiude con il primo atto della Supercoppa di Lega pro ma scandita delle solite voci relative all’allenatore per la prossima stagione. Ieri nell’auto intervista sul sito ufficiale del club granata il mister si è fatto la domanda e si è dato anche la risposta. “Il fututo? Per il momento sono concentrato solo ed esclusivamente su questo finale di stagione. Sono molto contento di quello che è stato fatto per raggiungere la vittoria del campionato ma ora pensiamo a fare bene in questa Supercoppa” . Dribbla tutto e tutti il tecnico di Ponsacco che vede il suo futuro sempre più lontano da Salerno nonostante la clausola che lo blinda fino al 2016 ed apposta a margine del contratto. Le carte lasciano il tempo che trovano. Menichini vuole chiudere con il trofeo della Supercoppa da mettere in bacheca ma questo, ovviamente, non sposterà di una virgola la scelta definitiva della società.

Di cetro c’è che l’elenco dei pretendenti alla panchina granata si continua ad allungare. A Mimmo Toscano, tecnico del Novara si sono aggiunti in questa settimana Gigi De Canio, Luigi del Neri, l’eroe di Trapani Roberto Boscaglia, Alberto Bollini ancora sotto contratto a Lecce, Simone Inzagli e l’ex vice di Reja alla Lazio Giovanni Lopez. Tutti sognano Salerno e la Salernitana anche perché le immagini dell’Arechi in festa, il muro dei 20 mila e la solidità della società non possono che far gola. Salerno punto di arrivo ma anche trampolino di lancio per calciatori e allenatori. Menichini, ad esempio, rispetto ai suoi predecessori Perrone, Sanderra, Gregucci, Galderisi e Somma ha estimatori in B ed in serie A.

Il miracolo Salernitana va raccontato fino in fondo. Se è mancata una idea di gioco per tutto il campionato i risulotati sono comunque arrivati come sono arrivati gli 80 punti e la promozione in B. Risultati raggiunti, è giusto ricordarlo, mettendo insieme i cocci di una squadra allestita e preparata da altri che ha cambiato pelle tante volte e che ha dovuto fare i contri, dall’inizio alla fine e Novara ne è un esempio, con la continua e costante emergenza in formazione. Basterebbe ricordare questo per dare un’altra chance a Menichini ma la riconoscenza, anche e soprattutto nel calcio, è il sentimento del giorno prima

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