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Poesia: a Palazza Sant’Agostino a Salerno la presentazione del libro  «Pennelli bruciati»

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Si svolgerà venerdì presso la sede della Provincia di Salerno dalle ore 16:30 alle ore 18:30 la presentazione del libro «Pennelli bruciati» di Maria Policastro. L’iniziativa promossa dall’associazione «Mettiamoci Il Cuore» di San Gregorio Magno è stata organizzata presso il «salone Rappresentanza» di Palazzo Sant’Agostino. L’autrice, originaria della cittadina gregoriana, in questa raccolta di poesie racconta le esperienze che hanno caratterizzato la propria vita. Sin dalle medie, ha sentito l’esigenza di scrivere per poter evadere dalle forti emozioni che la sua condizione di ipovedente le causavano trovando il giusto rifugio tra le parole. Ad introdurre la discussione sarà Cinzia Duca dell’associazione «Mettiamoci Il Cuore» a cui seguiranno gli interventi di: Don Roberto Piemonte – Parroco di San Gregorio Magno, Barbara Cussino – funzionario della Provincia di Salerno settore musei e biblioteche, Onofrio Grippo – Sindaco di San Gregorio Magno, Gerardo Malpede – Consigliere Provinciale ed Angelica Saggese – senatrice del Pd. Modererà l’incontro Despina Diakanthos dell’associazione «Mettiamoci Il Cuore».

In ogni poesia emerge la sensibilità della giovane autrice gregoriana, ma tuttavia la lirica che rappresenta maggiormente la scrittrice è «Ad occhi cechi» che :«oltre a descrivere la mia condizione – come racconta la stessa Maria Policastro – è una metafora per descrivere la mia paura di non riuscire più a vedere oltre quello che i miei “Pennelli bruciati” riescono a dipingere, in essa è racchiusa tutta la mia voglia di provare a resistere al buio che potrebbe avvolgermi se io mollassi, poiché non importa quali siano i colori che dipingono il nostro viaggio su questa terra, ma l’importante è provare sempre e comunque a tracciarne i tratti nella maniera più definita possibile, per cui credo che non dobbiamo mai abbandonarci ai nostri “Timori”, ma dobbiamo sempre provare a spingerci un passo oltre, oltre il brutto momento che si sta vivendo, oltre i ricordi, oltre la gioia, oltre il primo impatto, noi dobbiamo essere i primi a credere che il nostro “effetto alone” in realtà è solo una convinzione da scardinare».

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