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Barca travolta a Salerno: armatori diporto chiedono di riformare il codice 

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L’incidente in mare che si è verificato a Salerno riaccende i riflettori sul codice marittimo sul quale gli armatori nazionali chiedono una riforma. Lino Ferrara, del presidente dell’Unione nazionale armatori da diporto propone “una commissione di esami cui prendano parte congiuntamente più esaminatori, un rappresentante per ciascun corpo di polizia e non uno solo come avviene oggi, per rendere impossibile la diffusa pratica di ‘comprare’ l’esame di abilitazione alla conduzione di unità da diporto”. “Non mi riferisco, ovviamente, – spiega il presidente come riportato dall’ANSA– al triste incidente di Salenro ma alle statistiche che purtroppo non si smentiscono soprattutto nelle settimane di ferragosto, che funestano puntualmente le cronache”.

“Nel caso specifico però, da quello che ho potuto apprendere, l’incidente è stato causato dalla concomitanza di due fattori: da una parte la scarsa visibilità che offre un motoscafo nel momento della planata e dall’altra la poca prudenza dei due pescatori, che forse avrebbero fatto meglio non fermarsi a pescare a poca distanza dall’imboccatura del porto, che funge da pista di lancio”. Secondo Ferrara, nel mondo delle patenti nautiche, si assiste ad una “guerra al ribasso tra scuole guida e rimane ben poco a favore della cultura del mare. Da anni – dice – mi spendo a nome dell’Unione Nazionale Armatori da Diporto, per una riforma del codice della navigazione, concepito quando ancora non era diffusa la navigazione in planata invece della tradizionale dislocante e il carico del traffico a mare non era tutto concentrato solo in pochi giorno dell’anno”.

Fonte ANSA

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