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Il derby alla prima di campionato svantaggia Salernitana e Avellino

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A grandi falcate verso l’inizio del campionato con l’Avellino nel mirino ed il mercato ancora aperto. La Salernitana scalda i motori per la nuova stagione che presenta non poche inisidie e difficoltà. E’ bastato un test amichevole poco brillante contro una squadra di Serie D per far suonare parecchi campanelli d’allarme. Allarmi inutili perché la Salernitana è ancora un cantiere aperto. Lo era prima, quando ha battuto Pisa e Chievo Verona, lo è oggi e probabilmente lo sarà anche al debutto. Ecco perché saranno fondamentali le motivazioni per vincere la gara d’esordio e cominciare nel migliore dei modi la stagione. Il calendario, checchè ne dicano gli esperti della serie B non è stato alleato né per la Salernitana, né per l’Avellino.

Chi vincerà il derby potrà contare su uno slancio non di poco conto sul piano delle motivazioni e dell’entusiasmo. Chi lo perde rischia di trascinarsi dietro malumori e tensioni e cominciare la stagione con un handicap non di poco conto. Ecco perché questo derby era meglio giocarlo più in la. Ormai indietro non si può tornare e dunque bisogna accelerare e cambiare strategie per puntallare i reparti scoperti. Per Torrente e la sua squadra un vero e proprio battesimo del fuoco ecco perché sarebbe opportuno presentarsi all’appuntamento del sei settembre con un gruppo ben definito.

Tra le note stonate anche la voce che potrebbe portare Strakosha a indossare la maglia della nazionale under 21 del suo paese proprio all’esordio dei granata in B. La Salernitana rischia di cominciare senza il portiere titolare o almeno quello che nelle intenzioni dovrebbe essere il numero uno. Una serie di problemi aggiuntivi che non rendono sereno il percorso di avvicinamento all’inizio del campionato. L’importante è fare le cose nel miglior modo possibile evitando di farsi trovare impreparati come accaduto alla Lazio in Champions. I biancocelesti hanno buttato in una notte quasi 30 milioni di euro per essere arrivati ai preliminari con la squadra incompleta e falcidiata da infortuni. Sbagliare è umano ed è capitato con la Lazio menglio non perseverare a Salerno.

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