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Cosmi: Salerno piazza calda ma all’Arechi ce la giocheremo all’attacco

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 Trapani in viaggio verso Salerno con un obiettivo stampato in mente: lo zero nella casella delle sconfitte deve restare tale, non solo per questioni di classifica. Il Trapani va in Campania consapevole di potersela giocare, magari per iniziare a puntare verso qualcosa in più rispetto all’obiettivo salvezza. Basta non dirlo a Serse Cosmi, che i piedi per terra vuole mantenerli fino all’ultima giornata: “Io per primo penso di conoscere il valore della mia squadra, come ho sottolineato più volte, anche sul piano morale. Se dovessimo stilare degli obiettivi in base a questo, noi saremmo in grado di competere per le prime posizioni. Questo è grande motivo di orgoglio, però ci sono altri aspetti oggettivi da valutare e ritorno subito con i piedi per terra. Non vuole dire nascondersi. Se si perde la percezione di quel che si è, questo campionato diventa spietato”.

Umiltà prima di tutto, unita a quella che è finora la vera forza del Trapani, ovvero la compattezza difensiva: “Noi abbiamo per fortuna dei difensori affidabili. Inevitabilmente, con una linea a quattro, qualcuno rimane fuori. Pagliarulo quando è entrato ha fatto il proprio dovere, ma non è certo un giocatore che scopriamo oggi. Le novità potevano essere Fazio e Scognamiglio, ma anche loro si sono proposti bene. Vedrete comunque che più in là arriveranno le squalifiche e torneranno tutti utili”. Anche in caso di emergenza, però, Cosmi ha trovato un Perticone utilizzabile ovunque: “Per me Perticone è un ottimo centrale, un buon terzino ed è perfetto da terzo di destra”.


Con un undici tutto da scoprire, Serse Cosmi prova a giocarsela su uno dei campi più caldi della cadetteria. Tornare imbattuti da Salerno sarebbe una spinta in più anche per il morale: “Ogni risultato positivo ti dà una forza maggiore. L’imbattibilità, seppur riferita a sole sei partite, ti dà forza. Noi dobbiamo però uscire dallo psicodramma delle trasferte, altrimenti subentra uno dei peggiori mali di un gruppo, ovvero la perdita di consapevolezza. Chiamiamola psicosi, chiamiamola come più sembra giusto, ma noi dobbiamo uscirne. E ne usciremo”. Dall’altra parte del campo ci sarà una squadra che probabilmente si aspettava una partenza diversa: “Sappiamo cos’è la piazza di Salerno, è una delle più belle per poter far calcio in Italia. Spesso questa partecipazione però ti mette delle pressioni. Hanno tradizione, pubblico e giocatori esperti, ma vengono pur sempre dalla Serie C. Adesso devono stabilizzarsi”.

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