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Niente torri al Crescent, l’Autorità Portuale chiede i danni

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La mancata realizzazione della Torre del Crescent che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede dell’autorità portuale diventa oggetto di contenzioso legale con l’Autorità Portuale che ora chiede i danni. A scriverlo le Cronache del Salernitano oggi in edicola ed a firma di Andrea Pellegrino. La richiesta è contenuta nel ricorso presentato dal legale dell’ente, Barbara Pisacane, nel quale si chiede l’annullamento dell’ultima variante che prevede un ridimensionamento – sia pure parziale – del progetto. Nel mirino finiscono così la Soprintendenza di Salerno e il Comune, al quale vengono contestate le autorizzazioni paesaggistiche e la mancata partecipazione dell’Autorità Portuale ai due tavoli convocati dall’ex soprintendente Gennaro Miccio prima della firma del nuovo parere. «La mancata partecipazione dell’Autorità portuale di Salerno – scrive Pisacane – non ha consentito alla stessa di esercitare preventivamente sul piano amministrativo la difesa delle proprie ragioni. Le torri T2 e T4 costituivano l’elemento tangibile della rilevanza pubblicistica dell’intervento. Di fatto, allo stato, l’intervento Crescent è un intervento prettamente privato».
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