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Terremoto in Regione Campania, in 13 minuti De Luca racconta la sua verità: “Io parte lesa”

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“Io sono parte lesa in questa vicenda, io e l’istituzione che rappresento”. Esordisce così  presidente della Regione Campania,Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa a Napoli in cui rigetta tutte le accuse a suo carico. Dura appena 13 minuti l’appuntamento con i giornalisti nel quale parla solo il Governatore senza lasciare spazio alle domande della folta platea di giornalisti.

“Io considero i controlli di legalità nel nostro Paese un bene per le persone oneste- aggiunge De Luca- Una funzione essenziale in un paese democratico. E’  un vantaggio non un fastidio. Sostengo pienamente l’azione della magistratura. Vada avanti con estremo rigore in tempi rapidi. I cittadini taliani hanno il diritto di sentirsi rappresentati da persone per bene” . Ma a preoccupare De Luca sono gli effetti collaterali come il “massacro mediatico delle persone e delle istituzioni. Un segno di barbarie nel nostro paese e un oltraggio permanente allo Stato di diritto e alla Costituzione Italiana”.

«Il problema – ha proseguito De Luca – sono gli effetti collaterali e cioè la consoilidata abitudine al massacro mediatico. Questo sta diventando oltraggio permanente allo stato di diritto. C’è qualche organo di stampa che dovrebbe chiudere. Ma questo è un grande tema che dovrà riguardare il rapporto tra diritto individuale sistema giudiziario e sistema dell’informazione sta crescendo realtà in Italia di oltraggio alla persona e perdita dei valori costituzionali. Pieno e totale sostegno alla magistratura essendo io il primo interessato che si faccia chiarezza. Io sono parte lesa in questa vicenda; io e l’istituzione che rappresento. E combatteremo chi offenderà la nostra dignità. Io non sono a conoscenza di nulla, di nulla, di nulla. Non so chi sia questo manna, che faccia o dove viva».

«Manna? (riferendosi a Guglialmo Manna, il marito del giudice Scognamiglio ndr). Mi ricorda la manna dal cielo ma non è questo il caso e poi mi ricorda in certo Angelo Manna che in una tv locale rivendicava conquiste dei Borboni e in maniera delicata criticava i politici del tempo… Noi siamo parte lesa, lo ripeto, è ci tuteleremo in tutte le sedi. Non abbiamo imbarazzo ma tanta rabbia. Vorrei che fosse chiaro a tutte le forze politiche e a chi tenta in queste ore speculazioni che da Napoli lanciamo la sfida del rigore spartano qui le paludi del malaffare e della clientela politica sono prosciugate. Siamo qui protagonisti di una battaglia per la trasparenza per far nascere un altro Sud che si presenta a testa alta, che cerca di creare lavoro in condizioni a volte drammatiche e che affronta questioni ambientali. Su questa sfida non arretriamo di una virgola sul piano della correttezza e ci tuteleremo in tutte le sedi».

LA CONFERENZA DI DE LUCA: «IO PARTE LESA»

PRESIDENTE DELLA CAMERA BOLDRINI SU CORRUZIONE E DE LUCA

De Luca ha proseguito parlando di Sanità: «Le nomine della Sanità sono state fatte dall’ufficio di gabinetto e io non conosco nessuno di quelli nominati. Prima la Sanità era luogo di clientela politica ora abbiamo voltato pagina. Le professionalità mediche oggi non devono cercare protettori e padrini politici ma solo preoccuparsi dei servizi è cambiato tutto». «Per ragioni di opportunità – ha concluso – mi fermo qui e vi consegno riflessioni di cui sono certo farete tesoro sto facendo come capite training autogeno. I consiglieri mi hanno detto: mi raccomando… io dico loro tranquilli. Sono un benefattore credo di aver dato lavoro si giornalisti italiani più di Murdoch».

C’è tempo per alcune battute finali: «Mi aspetto la nomina a cavaliere del lavoro, per quanto lavoro ho dato finora. Ai miei collaboratori dico keep calm… Lunedì faremo un consiglio regionale per approvare la legge con cui togliamo di mezzo l’Arsan, struttura clientelare, e approveremo la legge sul ciclo delle acque. Da martedì cancelleremo un altro luogo comune e cioè che l’acqua è poca e la papera non galleggia».

La richiesta alla Procura di Vincenzo De Luca. Intanto il Governatore De Luca ha pubblicato sul sito istituzionale della Regione Campania la richiesta, datata 29 ottobre 2015, di essere ascoltato dalla competente Autorità giudiziaria. Tanto a conferma della riservatezza osservata rispetto all’indagine in corso, per la quale si ribadisce la completa estraneità.

 

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