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Per i granata partenza ad handicap per colpa della difesa

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Quando fa freddo va bene anche un brodino, ecco allora che il punto conquistato sabato in terra pontina può anche essere archiviato come un punto d’orgoglio ma non di svolta il classico brodino caldo che non è certo un piatto da grande chef. La Salernitana prima si è fatta prendere a pallonate, è andata come al solito sotto, ha subito, sofferto, stretto i denti per poi rialzarsi e reagire grazie a Donnarumma che, come accadeva in passato con Gabionetta risolve da solo o quasi le partite.

Pundo d’orgoglio ma non di svolta perchè la Salernitana al Francioni ha fatto registrare le solite amnesie difensive, ad eccezione di Strakosha, i soliti svarioni sulle corsie esterne, le solite opportunità concesse agli avversari. Per più di un’ora la Salernitana ha dormito, ha osservato il Latina giocare e sbagliare tanto. In 16 minuti è cambiata la partita con Donnaromma ma una squadra che vuole salvarsi non può giocare solo per un quarto d’ora. Il punto è buono perchè dà continuità, muove la classifica, smuove il gruppo e allontana la depressione che si respira nella parte bassa della classifica. Bisogna trovare adesso non solo continuità di risultati ma anche di rendimento giocando senza tremori e paure, affrontando avversari ben più rodati a viso aperto. Ma se cresce la squadra, dovrà necessariamente salire di tono anche il reparto difensivo. E allora si che si giocherà sempre ad armi pari. Per ora, infortuni e maledizione dei centrali a parte la Salernitana, per via del suo pacchetto arretrato in ogni gara parte con l’handicap.

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