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Ordigni bellici in mare a Salerno: intervengono i palombari della Marina

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Sono interventi i palombari del “Nucleo S.D.A.I.” (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto per procedere alla classificazione ed eventuale loro brillamento dei presunti ordigni bellici risalenti all’ultimo conflitto mondiale rinvenuti nel tratto di mare antistante il lungomare di Salerno.  Il team di palombari della Marina Militare è giunto nella giornata di lunedì a causa delle avverse condizioni meteomarine, non ha potuto procedere alla ricognizione subacquea dell’area che, per motivi precauzionali, è stata interdetta a tutte le attività marittime. Se le condizioni meteo miglioreranno un nuovo tentativo sarà effettuato in giornata.

INFO. Le operazioni di bonifica sono condotte come detto dai palombari, dipendenti dal Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) del CON.SUB.IN. (Comando Subacquei ed Incursori), nell’ambito dei compiti d’istituto assegnati alla Forza Armata.  I Reparti Subacquei della Marina operano in attività a salvaguardia della pubblica incolumità su tutto il territorio nazionale, conducendo delicate operazioni subacquee volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità, della navigazione e della pesca.

CONSIGLI. Si consiglia di non toccare gli oggetti eventualmente rinvenuti in mare che possano ricordare per forma un ordigno esplosivo o parti di esso.  E’ doveroso identificare il sito di ritrovamento, fotografare l’ipotetico ordigno (qualora si abbia con sé una macchina fotografica subacquea) e denunciarne il rinvenimento alla locale Capitaneria di Porto o alla stazione dei Carabinieri che richiederà l’intervento dei Palombari del Gruppo Operativo Subacquei di CON.SUB.IN. al fine di ristabilire la fruibilità in piena sicurezza di quel tratto di mare.

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