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Il mercato della Salernitana non convince. Mammarella ‘punge’ i granata

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Milinkovic rescinde e si accasa al Genoa (da dove potrebbe ripartire, avendo ricevuto richieste da Lanciano, Ascoli e Pescara), Lanzaro rescinde e firma un biennale con il Foggia. Nulla di nuovo. Di cessioni, dalle quali magari ricavare un gruzzoletto da reinvestire, neanche l’ombra. Di certo, al di là dell’incentivo all’esodo, le casse del club sono state sgravate del peso di due stipendi (robusto soprattutto quello di Lanzaro), ma la sensazione è che le operazioni potessero essere condotte in maniera diversa. Altri dubbi, poi, affiorano ascoltando le dichiarazioni di Mammarella, che si congeda da Lanciano e spiega perchè ha detto no alla Salernitana, preferendo un’offerta analoga da parte della Pro Vercelli, con tutto il rispetto non di certo il Real Madrid.

Considerando che anche Braafheid (come Morrison) non intende scendere di categoria, resta da capire come vorrà muoversi ora Fabiani per l’out mancino (Franco era sul mercato, ma a questo punto potrebbe anche rimanere). Dubbi sul mercato condotto fin qui ce ne sono: la Salernitana ha portato a termine sei operazioni, ma tre giocatori sono arrivati dalla Lazio, Ceccarelli (fermo da sei mesi) è un prestito, Bagadur (prospetto interessante, a fine campionato tornerà alla Fiorentina che non ha fatto inserire possibilità di riscatto), insomma l’unico elemento giunto a titolo definitivo è Zito, che con l’Avellino aveva rotto e che di certo non è più un ragazzi, ma comunque elemento di comprovata affidabilità. Per una squadra che deve viaggiare ad una media da playoff nel girone di ritorno per centrare la salvezza e che dovrebbe porre le basi per un futuro solido non sembra il top.

Il club s’è concesso una settimana di pausa per consentire all’allenatore di preparare al meglio (col materiale umano a disposizione) lo scontro da dentro o fuori col Brescia. Dall’inizio della prossima settimana è lecito attendersi qualche altro rinforzo (per Torrente o per chi lo sostituirà non si sa). Con Schiavi ancora out, serve un altro centrale (Rea è stato messo in stand by, si potrebbe riprovare per Cremonesi del Crotone, a quel punto uno tra Tuia e Trevisan potrebbe partire). Serve, poi, un innesto in mediana, dove urge un elemento con caratteristiche diverse da quelle dei giocatori attualmente presenti in rosa, un giocatore di qualità e di corsa, che possa garantire anche qualche gol (a meno che la società non torni sui suoi passi e dia una chance di riscatto a Sciaudone).

Serve un’alternativa a Gabionetta in avanti (sempre che il brasiliano alla fine non venga inserito in qualche trattativa in uscita) e serve un attaccante che garantisca gol, sebbene in organico un bomber ci sia, Donnarumma (1 gol ogni 185 minuti per lui), e non venga utilizzato. Per quanto riguarda le manovre in uscita, Pestrin è richiesto dal Martina come Perrulli (che non ha trovato l’accordo con la Lupa Roma ed ha offerte pure da Casertana e Siena).

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