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Torrente esonerato, ecco gli errori del mister di Cetara

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Uno schiaffo in pieno viso, di quelli che lasciano le cinque dita sulla pelle. Questo l’affronto di una partita senza confronto, tra uno Spezia nei panni del gatto che scherza col topolino granata. Torrente ci mette del suo, il tecnico anche stavolta prende lucciole per lanterne. Insiste con il proporre uno stanco e svogliato Gabionetta, lascia in panca un attaccante come Donnarumma che in relazione a gol fatti e minuti giocati è il migliore della Salernitana e non gioca. Non si accorge che Franco, in serata no ha rischiato il rosso più volte. Non cambia Zito quando doveva farlo con l’ex irpino in debito d’ossigeno.

Non è questa la Salernitana, non potrebbe mai essere questa, altrimenti le speranze salvezza sarebbero ridotte al lumicino. Salernitana irretita, arroccata, devastata dalla fluida manovra dello Spezia che se batte tre volte la squadra granata senza che il mister di Cetara sia in grado di prendere le giuste contromisure delle due l’una: o Lo Spezia è imbattibile per la Salernitana oppure Torrente non è in grado di studiare valide contromisure e contromosse. Torrente a fine partita ha motivato la sconfitta con l’espulsione di Gabionetta. Eppure la Salernitana era passata in vantaggio proprio in inferiorità numerica senza riuscire a gestire il gol di Coda.

La Salernitana è una squadra vittima delle sue stesse contraddizioni e paure. Ora c’è bisogno di una svolta, di una vera svolta per dare risposte concrete. Risposte che devono arrivare dal campo. La Salernitana è attesa da altre tre gare insidiosissime. Pescara, Ternana e Crotone. Dopo il rovescio in Liguria, c’è da farsi venire la tremarella, ma una squadra è tale quando mostra di avere il carattere e la forza per reagire. Nel frattempo la società ha ragionato sul da farsi dando il benservito al tecnico di Cetara e richiamando sulla panchina Leonardo Menichini. Praticamente dopo cinque mesi si torna al punto di partenza

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