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L’ennesima rinascita in granata di capitan Pestrin

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Da “peso” da piazzare e dunque possibile partente (solo per una questione di dettagli il suo trasferimento in Lega Pro non si è concretizzato), da giocatore “scomodo” (tale stava iniziando a considerarlo anche la proprietà) a titolare e poi addirittura a elemento fondamentale per l’equilibrio della squadra e baluardo insuperabile per gli avversari, il passo non è così breve.

Eppure è quello che è successo a Manolo Pestrin, uno dei protagonisti della promozione in B (grazie ad un campionato “immacolato”, col quale aveva riscattato la sua precedente esperienza in granata, facendo ricredere sul suo conto anche i più scettici). Finito nel mirino della critica a causa di un girone d’andata al di sotto delle aspettative, il mastino romano a inizio gennaio non era stato più considerato incedibile dalla società che, anzi, avrebbe voluto ringiovanire il gruppo e tagliare i ponti col passato. Pestrin è stato ad un passo dalla cessione (non ha trovato l’accordo economico con Pavia e Martina Franca, ma le operazioni avevano già ricevuto il placet della Salernitana, che lo aveva proposto anche alla Paganese).

Il romano, che a differenza degli epurati (Sciaudone, Troianiello, Perrulli e Pollace) aveva continuato ad allenarsi regolarmente, era stato messo da parte da Torrente, che gli aveva preferito nelle ultime uscite il nuovo acquisto Ronaldo. Per la sua prima sulla panchina granata, invece, Menichini lo ha estratto dal cilindro come un vero prestigiatore e il trucco è riuscitissimo, visto che l’ex Cesena ha offerto un’ottima prestazione, sfoggiando la sua grinta impareggiabile e anche delle giocate acrobatiche estremamente spettacolari.

Il tecnico di Ponsacco è tentato: vista l’emergenza in difesa vorrebbe utilizzare Pestrin da libero, alla De Rossi, ma l’infortunio del brasiliano potrebbe costringerlo a rivedere i suoi piani, visto che in mediana non ci sarebbero cambi per i tre titolari, motivo per cui il mastino romano potrebbe essere confermato come perno del centrocampo. In ogni caso, il capitano è tornato e s’è ripreso la Salernitana, intenzionato a riconquistare nuovamente stima ed affetto dei supporters granata. E magari anche il rinnovo o un incarico dirigenziale, visto che a giugno il suo contratto scade.

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