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Eugenio ucciso con nove coltellate, fatale il colpo al cuore

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Nove le coltellate sferrate da Luca Gentile per uccidere il suocero Eugenio Tura De Marco nell’abitazione delle Fornelle. Sette fendenti al volto,  uno al torace e l’altro all’emitorace destro. È quanto emerso dai primi risultati dell’autopsia effettuata nella mattinata di ieri dal medico legale Adamo Maiese presso l’obitorio dell’ospedale Ruggi di Salerno.

Due le coltellate risultate fatali per l’uomo, entrambe sferrate al torace, sul cui corpo suo genero, Luca Gentile di appena 22 anni – fidanzato della figlia del 60enne si è scagliato con in mano un coltello a serramanico. Arma che poi il giovane ha detto di aver gettato nel fiume Irno. Questa mattina, nella casa circondariale di Fuorni dove Gentile – assistito legalmente dall’avvocato  Gassani – è rinchiuso da domenica, è prevista la convalida dell’arresto del giovane e la conseguente applicazione delle misure cautelari

Gli accertamenti effettuati dal medico legale hanno permesso anche di ricavare nuovi elementi rispetto alla tragedia consumatasi sabato sera nell’abitazione di piazzetta D’Aniello. La vittima, una volta ferita dal fidanzato della figlia, non è deceduta sul colpo. Dall’autopsia, infatti, è emerso che De Marco, prima che il suo cuore cessasse di battere, ha vissuto quindici minuti di agonia.

 

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