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Trasporti: De Luca, non tollereremo pù ricatti e privilegi 

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In materia di trasporti ”atteggiamenti di irresponsabilità o ricatti non sono più tollerati. E’ l’ultimo avvertimento. Non accettiamo parassitismo e privilegi. Non si lasciano le persone a piedi: a quelli che quando piove fanno finta di non poter lavorare diciamo che questo non lo tollereremo più”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’emittente Lira Tv.
Il governatore ha illustrato gli investimenti in corso sottolineando, alla luce dei recenti pesanti disagi, ”che sono 20 anni che non si fa una manutenzione sui treni. Sono decenni che non lo si fa sulla rete ferroviaria, sui sistemi di controllo. In cinque anni non è stato acquistato un vagone nuovo, un autobus. Ora serve un po’ di pazienza. Stiamo lavorando all’ultimo respiro, nei tempi più stretti possibili”. De Luca sottolinea l’impegno a risanare le aziende, a cominciare dall’Eav, con 700 milioni di euro di debiti,”accumulati a partire dalle giunte di centro sinistra e ‘conservati’ da quella di centro destra”. In primo luogo ”dobbiamo garantire cittadini, poi il posto di lavoro dei dipendenti e poi vorremmo assumere un po’ di giovani che costano la metà di 20 anziani che non lavorano e rompono pure le scatole”.
Il governatore della Campania è tornato anche sulla legge dell’omicidio stradale definendola “un provvedimento necessario”. “Mi auguro – ha detto De Luca – abbia un grande effetto preventivo e di responsabilizzazione di tutti perché non si può perdere la vita per l’irresponsabilità di qualcuno”. É comunque, una legge che “va letta con attenzione perché è evidente che non si può immaginare che per una distrazione o un incidente banale ci possa essere il carcere, per carità. La legge prevede delle punizioni esemplari per quelli che determinano incidenti essendo ubriachi o avendo assunto droghe”. Bene anche la “punizione esemplare per chi non soccorre la vittima avendo provocato l’incidente, credo che fosse necessario avere un provvedimento di rigore tale da scoraggiare la guida da parte di chi non è in condizione di guidare”. (ANSA).
(ANSA).
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