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Algerino arrestato a Bellizzi: per il legale l’uomo teme per sé ed i familiari

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“Teme per sè e per i suoi familiari di tornare a Bruxelles”. E’ quanto ha dichiarato l’avvocato Gerardo Cembalo, legale di Jamal Eddine Ouali – l’algerino arrestato sabato scorso a Bellizzi dopo un blitz della Polizia ed accusato di fare parte della rete che produceva falsi documenti utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles – prima di entrare nell’aula bunker del carcere di Fuorni dove si celebrerà l’udienza per l’estradizione del 40enne algerino in Belgio. All’interno di un covo a Bruxelles è stato rinvenuto un pc nel quale vi erano foto e un selfie di Jamal con la moglie. Il pc è di proprietà della società che l’algerino ha creato in Belgio e “non riesce ha tenuto a sottolineare l’avvocato a spiegarsi come quel personal computer sia finito lì, chi lo abbia potuto portare”.
Ultim’ora
Djamal Eddin Ouali sarà estradato in Belgio. Lo ha deciso dopo un’ora di camera di Consiglio il Collegio giudicante della Corte d’appello di Salerno che ha rigettato la richiesta della Procura generale.
L’algerino era stato arrestato sabato scorso a Bellizzi (Salerno) accusato di fare parte della rete che produceva falsi documenti utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles.
Intanto il legale dell’algerino, l’avvocato Gerardo Cembalo, ha annunciato all’uscita dell’aula bunker che presenterà ricorso in Cassazione dopo la decisione della Corte di Appello di rigettare la richiesta della Procura generale che aveva chiesto la sospensione del procedimento per 60 giorni visto che Djamal Ouali in Italia è indagato anche dalla Procura di Salerno per fatti inerenti al reato contestato dalle autorità belga, falsificazione di documenti.

 

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