Site icon Salernonotizie.it

M5S: De Luca, associazione ‘amici delle bambole’ è a lutto

Stampa
Per i fatti del Comune di Roma “saranno a lutto i membri dell’associazione ‘amici delle bambole'”. Lo ha detto Vincenzo
De Luca, presidente della giunta regionale della Campania,riferendosi al sindaco di Roma Virginia Raggi che lo stesso De Luca aveva definito, nel corso di una direzione nazionale del Pd, “bambolina”, venendo poi accusato di sessismo. “La vicenda di Roma – ha aggiunto De Luca – sta riempiendo i giornali ma ci sta anche stancando trovare pagine e pagine sul circo equestre a Cinque Stelle aperto a Roma. Stanno coprendo di ridicolo la capitale d’Italia, dopo i disastri del passato e l’attesa di un governo serio e di rinnovamento ci si ritrova questa baldoria incredibile”.
Le vicende del Comune di Roma hanno permesso di dare “una valutazione sulla qualità dei dirigenti di questo grande movimento, abbiamo visto emergere un trio, il Di Battista, il Luigino Di Maio e il Fico. Oggi si rivelano nelle vesti proprie tre ‘mezze pippe’, dei miracolati”-ha continuato De Luca nel corso del suo intervento settimanale a Lira Tv. “Di Maio il cirichetto – ha detto il Governatore – Fico il moscio, e l’emergente Di Battista, detto Dibba, il gallo cedrone. Questi tre si odiano, la finiscano con queste ipocrisie. Si abbracciano e si baciano in pubblico falsi come Giuda. Il gallo cedrone è venuto nel suo tour anche in costiera amalfitana, prendendo a pretesto il referendum per farsi i bagni”. De Luca ha ricordato che “quando si sono candidati – ha detto – con la loro faccia sono stati bocciati tutti, Fico in Campania, Luigino a Pomigliano dove ha preso 56 voti, Di Battista, ho letto su un giornale, è stato bocciato in una municipalità di Roma. Hanno sfruttato l’onda grillina”.



Secondo De Luca ”la cosa drammatica è immaginare che questi soggetti possano avere in mano l’Italia. Ma finalmente il velo si è sollevato e tutte le idiozie che hanno coltivato stanno emergendo”. Riferendosi a Di Maio e al caso della mail sulla Muraro, De Luca ha detto: “Luigino Di Maio ha chiesto perdono, ha detto che non ha capito e nell’anno del giubileo della Misericordia lo perdoniamo, a condizione che faccia il bravo, gli diamo il panierino con la nutella e la brioscina se non fa il furbastro e si sbottona la giacca perché per essere uomini di Stato non serve abbottonarsi la giacca a due bottoni”.
Nel rapporto con la giustizia i Cinque Stelle – ha proseguito lo stesso De Luca, – hanno un atteggiamento oscillante a seconda degli interessati. Gli avvisi di garanzia degli altri sono condanne a morte, quelli propri vanno verificati nel merito”. Chiaro il riferimento del Presidente della Regione Campania alla difesa del sindaco di Roma Virginia Raggi nei confronti dell’assessore Muraro. “Avete visto come è stata maestrina, puntigliosa il sindaco di Roma, dicendo che è indagata ma bisogna leggere le carte. Brava. Ma per gli altri non valeva pena leggere carte? Ricordi quando saltavate nelle piazze gridando ‘vaffa’?

(ANSA)

Exit mobile version