La lunghezza delle liste d’attesa negli ospedali e nelle strutture della Sanità pubblica ha prodotto un vero e proprio corto circuito. Ritardi, disorganizzazione, impossibilità di accedere alle cure, 8 mesi per una mammografia, 1 anno per una Tac. Gli ultimi dati Censis ci dicono che sono 11 milioni gli italiani che rinunciano alle cure a causa delle liste d’attesa troppo lunghe e dell’impossibilità di pagare una visita privata o in intramoenia. E nelle pieghe di un servizio pubblico che non riesce a far fronte alla domanda si annida inevitabilmente, la corruzione. I numeri dell’ultimo Dossier sulla Sanità dell’Istituto specializzato in corruzione “Transparency” sono inquietanti. Tra le aziende sanitarie italiane: una struttura su 3 ha registrato fenomeni di corruzione e tra i settori più sensibili al rischio corruzione ci sono proprio le liste d’attesa.
PresaDiretta ha ricostruito l’inchiesta che la Procura di Salerno ha aperto sul sistema di corruzione nell’Ospedale Ruggi, dove il primario di neurochirurgia avrebbe fatto saltare le lunghe liste di attesa ai pazienti in cambio di denaro. Interventi salvavita in cambio di mazzette. A PresaDiretta testimonianze esclusive tra i pazienti che hanno pagato, i medici coinvolti nell’inchiesta e il personale ospedaliero.