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Battipaglia, liceo classico: la sindaca Francese replica a Cariello

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Indirizzo classico a Battipaglia. Dopo le polemiche del primo cittadino di Eboli Massimo Cariello non si fa attendere la risposta della sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. Una risposta da dare al territorio e alle numerose istanze presentate dalla popolazione.

«Una richiesta alla Provincia che parte dopo aver ascoltato e raccolto le istanze delle mamme battipagliesi – afferma la sindaca Cecilia Francese -. Un atto sollecitato dal dirigente scolastico del liceo Enrico Medi e preso in considerazione da quest’amministrazione che intende rendere fruibile e completa la rete scolastica locale. Nessuna polemica con il collega Massimo Cariello. Ci siamo confrontati e avvieremo a breve un tavolo tecnico che possa permetterci, insieme agli altri sindaci di rispondere alle reali esigenze del territorio. Non credo a mio avviso che si costituisca una frammentazione o una sovrapposizione dell’offerta formativa. Credo possa nascere dal confronto con i sindaci una visione completa della richiesta attiva sul territorio inquadrata nell’ottica comune dell’apertura e della fattibilità progettuale. Non siamo a favore dell’esclusività, siamo garantisti di un miglioramento che possa mantenere alto il livello formativo e possa creare meno disagi possibili ai nostri studenti».

Nelle intenzioni della giunta comunale non c’è nessun campanilismo di sorta rispetto a questa iniziativa.

«Nessun campanilismo, quindi, ma l’idea di far crescere l’offerta di servizi per tutta la Piana, sulla base di una progettualità condivisa – continua la prima cittadina di Battipaglia -. Sul terreno scolastico e formativo, come su quello sanitario e quindi dei nostri ospedali con la revisione del piano regionale; come su quello economico con la richiesta alla Regione Campania del riconoscimento dell’area di crisi industriale; come su quello della fascia costiera rilanciando il progetto della Costa del Sele, o della mobilità. Dai problemi dello svincolo dedicato per l’area  industriale al problema dell’alta velocità o alla stessa questione della zona industriale o della costituzione del sub ambito per la gestione del ciclo dei rifiuti. Dobbiamo guardare alla crescita della intera Piana, dobbiamo essere capaci come amministrazioni di mettere in campo. Un progetto complessivo per l’intera area. In questa logica  si pone la nostra proposta sul terreno scolastico che ci viene contestata».

 

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