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Salernitana, per uscire dalla crisi serve solo la vittoria

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L’appuntamento con la vittoria non è più rinviabile per la Salernitana. Contro il Trapani la squadra di Sannino non potrà solo difendersi ma dovrà provare a fare la partita senza se e senza ma. La politica dei piccoli passi può andar bene fino ad un certo punto anche perchè le altre non corrono ma almeno si muovono. La Salernitana ha ottenuto 3 punti in 5 partite. E’ il peggior inizio di stagione dell’era Lotito – Mezzaroma a Salerno. Sannino ha fatto peggio di tutti gli allenatori che lo hanno preceduto, almeno fino a questo momento. Ecco perchè urge una svolta di risultati prima ancora che di modulo e di gioco. Il cammino della Salernitana, in quasi un mese di campionato, è da retrocessione.



Il mister, dopo il pari di Cesena ha provato la cura ricostituente del gruppo con siringhe di fiducia, parlando di una squadra consapevole dei propri mezzi. La realtà è che il 5-3-2 lascia poco spazio alla fantasia e che senza gli attaccanti di peso, come Coda e Donnarumma in B non si tira mai in porta. Bisogna rialzarsi dalle sabbie mobili, è necessario affrontare il Trapani con furore, con il massimo della concentrazione, per non ripetere svagate performances da allegra brigata, come contro il Vicenza. Sannino ha azzerato curriculum e performance precdenti: ciò che conta è il presente ed il rendimento attuale. Una logica giusta se applicata a tutti e senza eccezioni. Una regola che deve servire a spronare tutti a fare bene e meglio e non creare correnti o spaccature in uno spogliatoio che, dopo cinque giornate fa registrare fin troppe fibrillazioni.

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