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Calendario in salita per i granata: si chiude un ciclo terribile

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La partita con il Trapani chiude – Vicenza a parte – l’avvio di stagione in salita per via di un calendario che ha messo contro ai granata tutte squadre che hanno avuto un ruolo da protagoniste nella passata stagione. Spezia, Novara, Cesena e Trapani con la squadra di Cosimi arrivata in finale per poi lasciare il pass per la massima serie al Pescara. Nella partenza ad handicap va incluso anche il Verona altra big del torneo neo retrocessa dalla Serie A. Cinque partite finora con 6 gol subiti e quattro realizzati ed appena tre punti in classifica che hanno fatto scattare più di un campanello d’allarme in casa granata.



Il problema non è nella posizione di classifica ma nella mancanza di un gioco e di una identità tattica che stenta ad arrivare. E se a questo si aggiunge anche un eccessivo quanto ingiustificato nervosismo c’è solo da sperare che Sannino riesca a trasformare questa tensione in rabbia e furore agonistico per vincere la prima partita della stagione. La vittoria è l’unico modo per tenere in piedi tutte le componenti ecco perchè è importante, importantissimo vincere. Sannino è chiamato a lavorare su due fronti: quello tattico e quello caratteriale.

Scegliere un modulo e portarlo avanti fino in fondo senza cambiare continuamente disorientando tutti. Il mister dovrà lavorare per smussare qualche spigolatura caratteriale che non sempre agevola il percorso di un gruppo ancora fragile e non ancora squadra. Se il gruppo continuerà a seguirlo la Salernitana a cominciare da domani potrà aprire, con una vittoria, un interessante mini ciclo. In caso contrario c’è il rischio di avvitarsi su polemiche e critiche che non giovano a nessuno e far ripiombare la squadra nel tunnel della paura e delle preoccupazioni come la scorsa stagione. La Salernitana deve tornare a galla non ha bisogno di primattori a caccia di vetrine ma di tutti gli effettivi per onorare la maglia e rispettare la tifoseria.

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