Altra sfida importante preannunziata dal Sindaco Pisani riguarda la ricerca di un sistema di gestione della posidonia spiaggiata capace “di equilibrio tra valore sociale, economico e naturalistico”. Durante il corso sono state prese in considerazione non solo le funzioni frenanti dello strato fogliare della posidonia, in grado di dissipare per attrito circa il 60/70% dell’energia della correnti ed il 30/40% di quella delle onde; si è parlato anche del valore economico della Posidonia ove si consideri che il 25% delle specie ittiche di interesse commerciale del Mediterraneo ha una relazione direttao indiretta con la prateria, la cui perdita di un solo metro lineare si traduce in un arretramento di 20 metri di litorale. Il valore complessivo del posidonieto viene stimato, per funzioni svolte e servizi prestati, fra i 39.000 e gli 89.000 euro per mq all’anno. Il corso, mirato a fornire professionisti qualificati alle istituzioni pubbliche e private per la difesa di un patrimonio ambientale fondamentale per un paese, come l’Italia, che si sviluppa lungo 7458 km di costa, è stato patrocinato dagli Atenei Federico IIe Parthenope e da Conisma ed organizzato dal Museo Vivo del Mare di Pioppi, in collaborazione con Legambiente e la ECON srl.