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Fonderie Pisano; altra giornata di presidio davanti al Tribunale

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E’ cominciata un’altra settimana di proteste, ansie e attese per i lavoratori delle Fonderie Pisano. Una delegazione dei 120 operai ha manifestato questa mattina dinanzi al tribunale di Salerno esponendo uno striscione con su scritto: “Non inquiniamo, ma non lavoriamo. Vergognatevi”.  L’azienda, intanto,  sta valutando se presentare un piano industriale dettagliato al Gip che tre giorni fa ha rigettato l’istanza di dissequestro della famiglia Pisano, lasciando però una porta aperta.

L’unica strada da percorrere per la proprietà porta alla dimostrazione che una ripresa, anche parziale, della produzione nell’attuale sito di via Dei Greci a Fratte sia fondamentale per preservare le commesse di lavoro e con esse i livelli occupazionali attraverso poi la delocalizzazione. In pratica la proprietà vuole evidenziare al giudice per le indagini preliminari che non ci potrà essere una delocalizzazione se non riaprirà l’attuale fabbrica, sperando così di fargli cambiare posizione dopo il parere negativo espresso giovedì.

Una seconda strada giudiziaria porta all’appello al Tribunale del Riesame ma questa è senza dubbio più lunga. In attesa della pronuncia, i lavoratori rischiano di perdere il posto e gli eventuali ammortizzatori sociali. In queste ore l’avvocato Gugliemo Scarlato, legale della famiglia Pisano, deciderà quale percorso intraprendere.

Questa mattina i sindacati si sono recati in Regione Campania per discutere della richiesta di cassa integrazione che, al momento, resta ancora incerta.

 

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